Lo Scorpione è il  segno  senza dubbio  più complesso dello Zodiaco ed è il simbolo supremo del PRINCIPIO DI TRASFORMAZIONE.

E’  mosso e dominato  dalla sua esasperata (e anche un po’ tormentata) sensibilità emotiva ma si deve confrontare  anche con  il tema di padroneggiare e controllare ciò che arriva da dentro. In questo segno infatti emozioni violente e pensieri distruttivi possono irrompere in maniera esplosiva.

L’intensità con cui si lascia travolgere dalle emozioni lo costringe a volte  a nascondersi o a darsi alla fuga. Sensibile, vulnerabile, non violento, partecipe, cerca le relazioni ma al tempo stesso se ne guarda con diffidenza. Tende a mettere  alla prova gli altri, si mostra misterioso ed enigmatico, a volte perfino inaccessibile. Per quanto possa apparire sicuro e sereno è sempre  nel totale controllo di ogni cosa, nel tentativo di  non lasciarsi sorprendere da emozioni che teme, appunto,  essere devastanti.

Potremmo dire che è come se fosse sempre pronto ad una strenua difesa. Il punto cruciale  è che questa difesa, se portata ad oltranza non riveste  più un valore protettivo, anzi  al contrario “distrugge” e porta lo Scorpione a coltivare risentimento e odio,  almeno fino a quando non prende coscienza del suo potere (tematica dominante in questo segno).

Lo Scorpione rappresenta quella fase dell’esperienza  che indica che SI DEVE ENTRARE IN CONTATTO CON L’ALTRO, aprendosi all’altro e fondendosi con l’altro.

Da questa tematica deriva L’IMPORTANZA DEL SESSO  normalmente attribuita a questo Segno (considerato il segno più sexy dello zodiaco!)  La sessualità non è però  tanto intesa come ricerca del piacere orgasmico quanto come necessità di vivere incontri emozionali intensi, come piccola morte dell’Io, che muore per rinascere oltre sé stesso, nell’altro e con l’altro. Per questo, nell’ottica scorpionica l’amore è vissuto più come scatenamento viscerale di passioni e sentimenti.

L’incontro sessuale rappresenta effettivamente una concreta possibilità di trascendere i propri confini, annullandosi nell’altro, e può essere inteso per questo come strumento di  grande consapevolezza  (si pensi alle pratiche tantriche).

Con lo Scorpione si intravede  dunque la possibilità di rinunciare alle prerogative dell’Io in favore dell’apertura verso la trascendenza. Non c’è da stupirsi allora di quello stare continuamente sulla difensiva che può trasformarsi in difesa  aggressiva per paura di soccombere, di non sopravvivere. Di quel carattere difficile per via degli estremismi comportamentali.

Di fatto, lasciarsi andare, aprirsi all’altro in un incontro intimo e profondo può fare molta paura. La diffidenza, il controllo, il cinismo,  che vengono attribuiti al Segno possono essere intesi come generati dalla paura di “perdersi”.

Più di ogni altro  Segno lo Scorpione deve imparare ad amare ed integrare la sua oscurità e a trovare dentro di sé la sponda sicura che gli permetta di vivere le inevitabili trasformazioni che la vita impone. Lo Scorpione si trova a confrontarsi  con il tema della perdita quando non accetta la trasformazione.