Nettuno è l’ ultimo pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole.
E’ domiciliato in Pesci e Sagittario, esaltato in Acquario, in esilio in Vergine e Gemelli, in caduta in Leone.
Definire la simbologia di Nettuno, vista la sua complessità di significati, non è semplice. Nettuno del resto è il pianeta della comprensione profonda che, in quanto tale, ha poco a che fare con il comprendere da un punto di vista logico e razionale.
Nettuno rappresenta l’inconscio collettivo, una dimensione della vita psichica che per Jung si aggiunge a quella dell’inconscio personale.
Se l’inconscio personale è patrimonio del singolo ed è frutto delle sue esperienze di vita strettamente individuali legate all’infanzia, l’inconscio collettivo è invece archetipico e riguarda le esperienze filogenetiche, l’insieme dei contenuti psichici universali, legati al nostro essere umani, che danno origine a delle immagini collettive che entrano in relazione con i vissuti personali.
L’inconscio collettivo è dunque quella parte della psiche comune a tutti gli individui, quell’aspetto della vita psichica che ci accomuna tutti.
Tutti noi nasciamo infatti con una psiche dotata di immagini archetipiche (ovvero preesistenti all’esperienza individuale) che ereditiamo dal mondo collettivo. Queste immagini si personalizzano in ciascuno di noi, risvegliate dal contatto con il mondo esterno, dando vita a differenti modalità di vivere lo stesso archetipo.
Nettuno è quella parte di noi che anela all’interezza. E’ solo dopo la nascita che cominciamo a sperimentare la separazione. Al momento della nascita perdiamo uno stato di completezza, usciamo dal mondo di Nettuno. Nello stato di unità che precede la nascita non avvertiamo alcuna mancanza, alcun bisogno e la nostra parte nettuniana è quella che mantiene memoria di quello stato di interezza cui vuole tornare.
Nettuno rappresenta il potente mondo delle emozioni e del sentire profondo, le profondità psichiche della mente ed è il contatto con valori universali che riguardano tutta l’umanità. Possiamo definire Nettuno l’ottava superiore della Luna. Come la Luna, rappresenta quella parte di noi che tende alla fusione e cerca l’unione ma, mentre la Luna cerca la fusione con l’altro, Nettuno la cerca con qualcosa di superiore. Questo pianeta infatti simboleggia il desiderio di annullare i confini di sé, di dissolvere e trascendere i confini dell’Io separato per sperimentare la comunione con il resto dell’esistenza. Nettuno consente di “affidarsi” a qualcosa di superiore, qualcosa che preesiste all’Io: ascoltare i suoi “suggerimenti” consentirebbe di annullare il senso di vuoto.
Per incontrare Nettuno dobbiamo però sacrificare qualcosa della nostra individualità. Nella carta di nascita il pianeta simboleggia infatti il bisogno di rinunciare, in nome del sentimento della vita collettiva, a quello esclusivamente personale.
Nella casa in cui abbiamo Nettuno, abbiamo una parte sensibile e vulnerabile, magari una parte un po’ visionaria che non accetta i limiti del mondo reale. Dove abbiamo Nettuno tendiamo a deformare la realtà.
Nettuno simboleggia l’amore universale, l’amore cosmico, il misticismo, il trascendentale, il genio, la musica, la poesia, la medianità e il paranormale. Nella sua espressione positiva, indica una realizzazione della dimensione spirituale . Ma simboleggia anche tutti i tipi di pseudo-realtà e alterazione della coscienza per cui viene associato alle droghe, alla follia, alla fuga dalla realtà e dalle responsabilità.
Sostanzialmente è associato a tutto ciò che non rientra nei parametri della logica e della razionalità. E’ uno stimolo all’Io a prendere in considerazione tutto ciò che esiste pur non essendo visibile. E’ il principio che scavalca il limite della mente razionale.
Ora, chi si affida all’energia nettuniana senza avere una sua struttura particolarmente solida rischia di trovarsi “dissolto” come individualità. Il mondo di Nettuno può effettivamente travolgere la persona se questa non ha un Io solido con tutte le parti strutturate.
Per questo motivo se da un lato rappresenta la capacità di sentire, la capacità di provare compassione e aiutare il prossimo, dall’altro rappresenta la distorsione della realtà nelle sue forme più problematiche.
I Nettuniani avvertono con forza lo stato di incompletezza, di separazione. Le tossicodipendenze collegate a Nettuno (da eroina e droghe psichedeliche) sono quelle riconducibili a sostanze il cui uso sembra riprodurre lo stato paradisiaco.
La casa dodicesima, che è il punto di arrivo di Nettuno, si oppone alla sesta. La sesta è il mondo della realtà e delle necessità sul piano pratico mentre la dodicesima è quello degli ideali più alti, della fantasia, dell’abbattimento degli schemi.
Nettuno è anche idealizzazione, tende a costruire una realtà che non c’è. Nel mito Nettuno non ha una forma ma assume forma ogni volta. Chi è molto connotato da Nettuno tende a vedere quello che vuole vedere. Ora, noi abbiamo necessità di costruire una nostra realtà quando dobbiamo riempire un vuoto, quando partiamo da un’assenza. Le parti che Nettuno tocca nel Tema hanno a che fare con assenza e vuoto. Se il Sole o la Luna fanno aspetti con questo pianeta la persona avrà percepito l’assenza delle figure genitoriali o fisicamente o a livello di supporto e tenderà appunto ad idealizzarle.
Abbiamo già detto che è solo dopo la nascita che cominciamo a sperimentare la separazione divenendo consapevoli della distinzione tra noi stessi e gli altri. Ma crescendo sperimentiamo anche una scissione tra parti di noi, tra l’Io e il non Io perché ci identifichiamo con alcune parti della nostra natura ma ne ripudiamo altre.
Nei transiti Nettuno abbatte i confini tra noi e gli altri ma anche tra le nostre parti consce e inconsce. Spesso dobbiamo abbandonare e sacrificare qualcosa che ci sembrava importante e riconoscere forze esterne superiori a noi.
Percorre lo Zodiaco in 164 anni circa e il suo passo è di 2,5° in 1 anno circa.