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L’astrologia è una chiave di lettura del cosmo e della psiche umana individuale che si avvale di un linguaggio simbolico, lo stesso parlato dalle fiabe; per questo astrologia e fiabe possono felicemente e proficuamente convivere.

Le fiabe, come i miti e le leggende,  rappresentano la conoscenza più antica dell’uomo.

Fiabe, miti e leggende parlano ad una parte di noi che è profondamente diversa dall’intelletto poichè appartengono al mondo dell’inconscio e per questo, per comprendere a fondo il loro reale significato, abbiamo bisogno di spogliarci della nostra veste razionale e dei nostri pregiudizi.

Lungi dall’essere qualcosa di “adatto” solo  ai bambini, le fiabe  raccontano, in termini simbolici, quello che  è stato fino ad oggi  il cammino dell’umanità.

Il riproporsi dei medesimi motivi che ritroviamo, seppure con i dovuti aggiustamenti e rivisitazioni, in tutti i popoli dimostra che le fiabe rappresentano un prodotto dell’anima universale,  comune a tutti  o,  come sostenuto da Jung e dalla sua allieva Marie-Louise von Franz sono “l’espressione più pura dei processi psichici dell’inconscio collettivo e rappresentano gli archetipi in forma semplice e concisa”.

Le esperienze di vita narrate, i temi affrontati, i problemi  descritti sono infatti  di carattere universale, comprovando come nell’intimo di ciascuno di noi alloggino gli stessi pensieri, paure, emozioni, speranze, desideri e via dicendo.

La filosofia racchiusa nelle fiabe è che c’è sempre un lieto fine, una soluzione vincente a tutte le difficoltà, ai dolori, alle tragedie. Se ci pensiamo bene però, le fiabe non raccontano che la vita è facile, anzi, in esse il lieto fine è assicurato solo dopo grandi fatiche e impegno. I protagonisti trionfano sempre ma solo dopo aver affrontato momenti di vera crisi.

La fiaba diventa la metafora della storia della vita della psiche, racconta il percorso attraverso il quale la mente giunge alla sua maturazione – da non confondere con la favola che ha uno stucchevole fine morale -.

Nella concezione junghiana, è solo attraverso il simbolo che è possibile promuovere un dialogo  tra coscienza e inconscio  favorendo il processo di individuazione che  consente all’individuo di  diventare colui che è  destinato ad essere. Il simbolo può dunque operare come agente trasformatore e in questo senso possiamo allora dire che le fiabe ci parlano dei nostri percorsi di crescita, rappresentando in maniera esemplare il nostro mondo interiore.

Se la favola narra che il principe per conquistare la principessa deve sfidare il drago o la matrigna o il cattivo di turno, e solo dopo principe e principessa vivranno per sempre felici e contenti, questo ha un significato su cui dovremmo interrogarci. In questo caso, astrologicamente parlando, come suggerisce Liz Greene, la fiaba ci dice che  è l’integrazione armonica del Sole e della Luna – coscienza e inconscio – che consente alla fine di vivere felici e contenti.

E’ evidente dunque che riprendere contatto con la fiaba e con il suo linguaggio può essere estremamente utile per una crescita anche degli adulti.

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