La “profezia” che si auto-avvera è una previsione che si realizza per il solo fatto di crederci e di essere stata espressa  ma  non ha nulla a che vedere con le nostre  capacità divinatorie.

Si tratta piuttosto di un insieme di meccanismi mentali che mettiamo in atto,  perlopiù in maniera  inconsapevole, per cui facciamo in modo che le cose vadano esattamente come avevamo “predetto”.

Sono le nostre credenze personali, le nostre aspettative, l’atteggiamento con cui affrontiamo in generale  la vita,  i nostri pregiudizi,  che ci conducono ad assumere determinati comportamenti e determinati atteggiamenti verso persone e situazioni. Quegli stessi comportamenti e atteggiamenti stimolano, inducono,  determinate risposte da parte degli altri e dell’ambiente in generale,   tali da confermare le nostre aspettative.

Se ci aspettiamo qualcosa, se siamo convinti che questo qualcosa accadrà (di negativo come di positivo) faremo inconsciamente in modo che questo qualcosa accada, cioè aiuteremo le circostanze che porteranno nella direzione attesa. Cioè, le nostre credenze guidano il nostro agire

Nella nostra realtà quotidiana questi meccanismi possono agire in qualsiasi contesto  relazionale, famigliare, amicale, lavorativo ma anche in relazione alle nostre scelte personali. Una donna è convinta che la sua relazione non durerà, ad esempio perché pensa di non essere all’altezza del partner. Senza rendersene conto, anziché investire nella relazione si comporta come se questa fosse già finita, alimentando un clima all’interno della coppia che porterà effettivamente alla fine della relazione.

Le aspettative che nutriamo nei riguardi di un’altra persona fanno sì che questa agisca in modo da confermare tali aspettative.

Cosa può fare l’astrologo? Aiutare il consultante a far luce sulle proprie “credenze”, a rendere coscienti le principali convinzioni su sé stesso, sugli altri, sulle relazioni, a trovare una via che consenta di cambiare la visuale, a vedere le opportunità contenute nei transiti.