La Venere astrologica simboleggia l’amore.
Se analizziamo questo pianeta, nel segno zodiacale e nella casa astrologica in cui si trova, e gli aspetti, cioè le relazioni, che intreccia con gli altri pianeti, possiamo farci una idea molto precisa di come la funzione affettiva verrà vissuta dalla persona.
Venere riguarda espressamente la costruzione dei fattori affettivi che si strutturano, quando siamo piccoli, attraverso le sensazioni di gradevole e sgradevole, piacere e dispiacere.
Venere simboleggia cosa intendiamo per amore, come lo esprimiamo, come ci doniamo agli altri. Rappresenta il provare piacere nelle relazioni, l’armonia, l’erotismo, anche la socievolezza e la nostra capacità di mediazione.
La rappresentazione mitologica di Venere/Afrodite ci permette di comprendere meglio il simbolismo legato a questo pianeta.
Afrodite era bellissima, irresistibile, possedeva il cinto magico. Apparteneva solo a sé stessa. Si donava, ogni volta ne avesse voglia, a Dei ed eroi che lei stessa desiderava.
Questa Dea ha sempre scelto chi amare, non è mai stata scelta. Non faceva nulla per piacere, né per essere amata; lei però si piaceva e si amava. Venere utilizzava l’erotismo come forma di seduzione e nel suo agire è sempre stata limpida, trasparente, facendo tutto alla luce del sole.
Lei è sé stessa e proprio per questo è ricercata. Non dipende dagli altri per un senso di autostima. Attrae per ciò che è, non per ciò che offre o promette di offrire. E’ il simbolo del piacere da intendersi nel suo significato più luminoso.
Quando parliamo di Venere, parliamo di erotismo e non di sessualità come qualcosa di finalizzato al soddisfacimento di una pulsione. Infatti questa Dea simboleggia l’amore e la sessualità a quel livello elevato come tramite tra umano e divino. Noi oggigiorno possiamo fare fatica a comprendere questo discorso perchè abbiamo perso contatto con questo archetipo e l’amore erotico non è più vissuto come sacro.
Venere dunque simboleggia sì l’amore ma nell’accezione di relazione cosciente, non simboleggia la fusione che è un’altra cosa e che astrologicamente è rappresentata dalla Luna. Venere è quella parte di noi che sceglie consapevolmente in base alla propria scala di valori personali.
Le nostre scelte infatti, in amore senza dubbio, ma più in generale, mettono in luce ciò a cui noi, inconsciamente, diamo valore e che dunque desideriamo avere.
Venere simboleggia dunque la nostra capacità di identificare ciò a cui diamo valore e ciò che desideriamo, le cose che ci danno piacere e che ci fanno sentire bene.
Se analizziamo Venere nel segno zodiacale e nella casa astrologica in cui si trova possiamo farci un’idea precisa di ciò che piace alla persona e che dunque la persona dovrebbe portare nella propria vita per incrementare benessere, autostima e senso di valore. Ci indica anche ciò che per noi è più bello e piacevole in termini di soddisfazione erotica.
Ad esempio, una Venere in Scorpione sarà attratta dalle qualità simboleggiate dal segno dello Scorpione: profondità, passione, mistero, senso del dramma. E troverà sempre attraenti queste qualità ovunque le ritrovi: in un partner, in un libro, in un paesaggio, in un film.
Quindi possiamo dire che Venere fa chiarezza sulla nostra identità. Quello a cui noi diamo valore, infatti, è un riflesso di ciò che siamo, cioè quello che amiamo è un riflesso di noi stessi. Per questo si afferma che nella relazione noi cresciamo, perchè scopriamo noi stessi, la nostra parte più autentica, attraverso l’immagine che l’altro ci riflette.
L’oggetto del desiderio è ciò su cui proiettiamo ciò che più ci piace di noi e ciò che c’è di più valoroso dentro di noi.
Attraverso Venere, dunque attraverso l’amore e la relazione con l’altro, noi abbiamo la grande opportunità di scoprire chi siamo.
Liz Green una delle più popolari astrologhe del ventesimo secolo fondatrice dell’astrologia psicologica, dice che Venere non è tanto legata alla relazione quanto all’autodefinizione attraverso la relazione.
Quando noi non prendiamo coscienza della nostra Venere, se noi non agiamo in accordo con la nostra Venere, quando non scegliamo, quando scegliamo perché condizionati, quando siamo spinti, nelle nostre scelte, dalle nostre paure o da una fame inconscia, non siamo più in grado di realizzare cosa vogliamo veramente. Siamo sconnessi da Venere. Cioè siamo sconnessi da Venere quando non abbiamo una nostra scala di valori individuali.
E’ chiaro che se ciò che ci attrae e che portiamo nelle nostre vite poi non ci gratifica e anzi magari ci fa stare male significa che stiamo valorizzando qualcosa che non ci appartiene.
Questo avviene quando Venere nel tema natale è bloccata da aspetti difficili, che ostacolano o negano quello che Venere vorrebbe ottenere. Si osserva allora una perdita della gioia e di sicurezza in sé stessi, ci si sente poco apprezzati, non amati e non meritevoli. Questa immagine negativa di noi stessi affonda le radici in uno o entrambi dei nostri genitori. Tra l’altro, è nella relazione con nostra madre che si può sviluppare un buon rapporto con il proprio corpo e questo è il preludio per stabilire da adulti il desiderio di entrare in una relazione intima con un’altra persona.
Ora, quello che noi sperimentiamo nell’infanzia determina in grandissima parte se crescendo ameremo noi stessi o meno. La qualità dell’amore ricevuto determina se noi ci ameremo. La nostra Venere astrologica fa luce sulla modalità con cui da bambini abbiamo sperimentato l’amore e la relazione.
Tutto ciò che di noi è stato guardato con amore nell’infanzia verrà poi accettato e amato anche da noi, mentre ciò che di noi nell’infanzia non è stato accolto con amore e non ha trovato accoglienza, noi lo rifiuteremo.
Gli aspetti ci dicono come ci siamo sentiti accettati e amati e dunque la nostra capacità da adulti di accettare e amare; ci dicono quale tipo di relazione cercheremo nella vita e il modello di relazione che siamo in grado di instaurare al di là di ciò che crediamo o che pensiamo coscientemente.
Ora, se noi abbiamo introiettato l’amore in modo falsato, se, in qualche misura lo abbiamo sperimentato e dunque legato alla sofferenza, alla violenza, all’umiliazione, al sacrificio, intenderemo per amore qualcosa che è molto lontano dall’amore. (E’ fondamentale precisare che a volte la “percezione soggettiva” gioca un ruolo determinate rispetto a quanto noi introiettiamo).
Cioè se vi è un deterioramento interno, anche ciò che accade all’esterno sarà altrettanto deteriorato. Infatti ciò che noi vediamo nell’altro e che pensiamo appartenga all’altro, riguarda i nostri fantasmi o le qualità che dobbiamo imparare a sviluppare. Questo è il famoso fenomeno della proiezione.
La proiezione è un meccanismo che consente di rimettere in scena un certo tipo di relazione vissuta nell’infanzia per riportare alla luce l’immagine che abbiamo a suo tempo interiorizzato e permetterci di risanare, oggi, il nostro senso di valore, ridefinendo gusti, confini personali. Inconsciamente noi attiriamo le persone più adatte a riproporre vecchi schemi da cambiare.
Astrologicamente parlando a questo fine possiamo sfruttare i transiti per ritrovare ciò che si è perduto quando un transito forte colpisce la Venere natale.
Ovviamente non si tratta semplicemente di descrivere cosa accadrà “all’esterno” della persona, ma di comprendere che transizioni interiori la persona è chiamata a fare, che “lezione” affettiva dovrà imparare in quello specifico momento della nostra vita.