Ciao, come stai? 😊

Ho pensato di dedicare questa newsletter ad un evento davvero  molto atteso in ambito astrologico:  il transito di Plutone in Acquario, transito che durerà ben 20 anni!

Plutone entrerà infatti nel Segno dell’Acquario a Marzo del  2023  dove sosterà stabilmente  da  Gennaio 2024 (dopo un  periodo di retrogradazione di qualche mese  in  Capricorno) fino a Gennaio 2044.

E’ già stato scritto e detto  molto sull’argomento e sicuramente molto altro verrà prodotto per cui non voglio fare qui una lunga trattazione sul tema.

Mi piacerebbe invece riuscire a mettere in evidenza alcuni concetti che spero possano aiutarti a comprendere il transito ma anche ad avanzare delle ipotesi personali sulle sue possibili manifestazioni.

PLUTONE – Plutone ha senza dubbio  una natura molto complessa, oscura e misteriosa e, per certi aspetti, inquietante.  Non è facile mettere a fuoco questa energia. Secondo la mitologia greca Plutone è collegato al dio dei morti, al regno degli inferi; secondo i Romani invece è associato alla ricchezza. Plutone simboleggia la profondità dell’inconscio, l’occulto, ciò che è sotterraneo, il rimosso, le cose segrete, gli impulsi creativi e distruttivi. Ma rappresenta anche il nostro potere personale, il ciclo di morte e rinascita, il grande principio di trasformazione e la nostra capacità di autorigenerarci. Quello che sembra certo è che tutto ciò che viene toccato da Plutone, poi non sarà più come prima.

L’ACQUARIO – Questo segno simboleggia la coscienza che  afferma la propria individualità nella consapevolezza del sentimento di fratellanza che accomuna tutta l’umanità. Simboleggia il collettivo ed è il segno del progresso! Compito dell’Acquario è contribuire all’elevazione della coscienza collettiva. Le simbologie riconducibili a questo segno sono eccentricità, relativismo, eclettismo, libertà, giustizia. L’Acquario è il simbolo dell’anticonformismo e dell’originalità.

Il transito di Plutone in Acquario dovrebbe dunque segnare un periodo di grandi cambiamenti politici e sociali. Plutone è un pianeta lentissimo e il suo periodo di rivoluzione è di circa 284 anni. L’ultima volta che il pianeta ha sostato in Acquario abbiamo assistito, tanto per citare fatti tra i più noti e salienti, alla proclamazione degli Stati Uniti d’America e alla Rivoluzione Francese, evento che ha sancito il passaggio dalla storia moderna alla storia contemporanea.
Come accade a livello personale quando siamo interessati da un transito di Plutone, anche a livello sociale l’inizio di questo transito potrebbe essere non facile e portare con sé una sorta di dimensione “luttuosa” perché non può esserci una resurrezione senza una morte o, altrimenti detto, una evoluzione senza l’abbandono di meccanismi vecchi e superati, senza il lasciare andare qualcosa. Sai bene che tutte le trasformazioni possono essere anche dolorose e suscitare sentimenti di perdita prima che se ne colgano i benefici.
In positivo da questo transito potremmo comunque aspettarci cambiamenti importanti e un prevalere di sforzi tesi verso obiettivi comuni (Plutone è anche considerato l’ottava superiore di Marte) e una maggiore integrazione sociale.
Come sempre però in previsione di un transito, anche nel caso di Plutone in Acquario non dobbiamo sottovalutare la parte ombra che ogni archetipo porta con sé e che si può manifestare in maniera proporzionale al livello di consapevolezza collettivo.
Sono anni delicatissimi ma sappiamo che i generazionali stanno andando ad orientarsi nel cielo per formare aspetti armonici che si concretizzeranno nel 2026.

Se hai trovato interessanti questi articoli, ti invito anche a leggere anche i precedenti nella sezione I MIEI ARTICOLI.

Per ulteriori informazioni contattami telefonicamente al +393407026576 

oppure via mail all’indirizzo gabriella@astrologiadellavitaquotidiana.it

Ciao e bentrovata/o 😊

Qui, da dove scrivo, un lungo e benefico temporale ha  finalmente rinfrescato un po’ l’aria. Personalmente preferisco il freddo al caldo e dunque questo lieve abbassamento della temperatura non può che farmi piacere. Avrà fatto piacere a tutti gli abitanti di questa città? Non è detto.

Già Platone nel Teeteto ricordava che mentre soffia uno stesso vento, alcuni hanno freddo e altri caldo: per chi sente freddo, il vento è freddo ma per chi sente caldo, il vento è caldo .

Il senso è che  una visione realmente oggettiva del mondo, per noi umani,  è impossibile. Stando così le cose, noi non abbiamo mai a che fare con la “realtà” così com’è, quanto con la realtà come appare a noi.

“La premessa filosofica su cui si basa l’astrologia psicologia è che la realtà di un individuo emerge dal suo contesto interiore di pensieri, sentimenti, aspettative e convinzioni” come scrive Liz Greene nella prefazione a “Le dodici case” di  Howard Sasportas.

Vi è  infatti, in ognuno di noi, una predisposizione innata a percepire  la realtà in un determinato modo.

La tesi fondamentale di Protagora,  «l’uomo è misura di tutte le cose» esprimeva già proprio questo concetto. Noi non abbiamo mai a che fare con una realtà oggettiva ma con il “fenomeno”, ovvero con la realtà come ci appare a livello soggettivo.

Ora, la buona notizia è che  se noi prendiamo consapevolezza di ciò,  e diventiamo coscienti della nostra predisposizione soggettiva, allora possiamo lavorare per il CAMBIAMENTO.

In fondo, il CAMBIAMENTO  potrebbe essere definito come  LA PERCEZIONE DI UNA DIVERSA REALTA’.  Imparare, quando occorre,  a modificare la prospettiva da cui vediamo le cose, ma soprattutto imparare ad includere altre alternative, comporta la possibilità di percepire la realtà, e dunque la vita, in una maniera differente.

Il nostro Tema Natale ci indica con molta chiarezza qual è il nostro soggettivo modo di sperimentare  l’esistenza. Il punto è che senza una consapevolezza di questa risposta soggettiva, spesso tendiamo a confondere oggettivo e soggettivo causando sofferenza a noi stessi ma anche rischiando di compromettere le nostre relazioni.

Ti abbraccio

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